30 maggio 2014, Galleria Civica Trento
Keywords: bere un bicchiere, passaparola, approfittare, esposizione, casualità, disponibilità, dinamicità, istituzione, effimera, fare squadra, fare rete, budget, aumentare le idee.
“Civica Lounge”: ambizioni e obiettivi di un progetto “fuori dal comune”
L’ ambizione è quella di avvicinare un pubblico che normalmente non visiterebbe la Galleria.E devo dire che questo obiettivo lo stiamo raggiungendo: qui vengono persone che magari hanno più voglia di bere un bicchiere di qualcosa che non di visitare una mostra, però poi - dato che l’ingresso alla mostra è compreso nel bicchiere e facciamo delle visite guidate gratuite - a quel punto molti ne approfittano e devo dire che poi la risposta è molto positiva: perché escono da quella porta ringraziandoci, dicendoci che hanno scoperto qualcosa di interessante, che gli è piaciuta molto e quindi alla fine lo diranno ai loro amici e suggeriranno di visitare l’esposizione di turno. Sembra che la cosa stia funzionando.
Ci racconti di questa prima interazione di Galleria Civica con Wunderkammer, come è andato il contatto fra un’istituzione virtuale come la nostra e un’importante istituzione del mondo reale reale, come quella che dirige?
E’ stata una prima interazione che è nata in maniera un pò casuale proprio perché noi casualmente abbiamo inaugurato la mostra “Linguaggi Plastici” e Wunderkammer [ha inaugurato] a quattro metri di distanza l’una dall’altra senza saperne l’una dell’altra. E quindi abbiamo detto: “Abbiamo fatto questa cosa praticamente insieme” a questo punto potremmo fare davvero qualcosa insieme.Con Giusi Campisi ci siamo immediatamente intese: è una persona molto dinamica - che è quello che poi ricerchiamo dagli artisti, dalle persone che collaborano con noi - disponibilità e dinamicità. Questa appunto era una serata che secondo noi era perfettamente idonea al tipo di progetto perché è un po’ effimera, esattamente come la Wunderkammer, e ci piaceva proprio l’idea di mettere insieme un’ istituzione così istituzionalizzata come il MART, con un’ istituzione invece effimera come Wunderkammer.
Ultima domanda: consigli per Wunderkammer?
Consigli per Wunderkammer non ci sono: non ha bisogno di consigli perché mi sembra già una buona idea, mi sembra già che ci sia un gruppo di lavoro che funziona e che ha molta energia. L’unico consiglio che io posso dare è quella di spenderla questa energia e di trovare ulteriori persone che si avvicinino al vostro progetto che partecipino a questa cosa che è sicuramente molto interessante e anche nuova per Trento e di fare squadra, di fare rete con le istituzioni, con le associazioni, con gli artisti che vivono qui in provincia perché alla fine in questo momento dove i budget sono sempre più ridotti l’unico modo per riuscire a sopperire alla mancanza di soldi è aumentare le idee, quindi questa è sicuramente una cosa che vi auguro di riuscire a fare.
video di Gianluca Manzana