Tre incontri a più voci con relatori che riflettono sui temi dell’archeologia del contemporaneo e del confine con lo scopo di formare un gruppo di lavoro di artisti e studiosi sensibili al discorso culturale e sociale sulla città contemporanea.
Altre due date sono previste per il tavolo di lavoro del gruppo formato.
Lo sguardo archeologico caratterizza l’approccio allo studio dei frammenti e degli archivi frammentari del passato, secondo il quale l’oggetto parziale, lo scarto della storia, è studiato al pari del monumento insigne. Al frammentario e al discontinuo, all’escluso e al dimenticato è affidato il compito di contestare l’illusione di uno sviluppo lineare continuo della storia umana. E’ proprio in questo frammentario che si riconosce un profondo valore collettivo, proponendo una archeologia del presente, nella prospettiva indicata da G. Celati in “Finzioni occidentali” che afferma:“Si capisce allora perché l’archeologia, se mai è una scienza, è la scienza dei margini. E’ la scienza di ciò che è rimasto fuori dalla città, o sepolto nella città, dietro le grandi facciate, o sui lati oscuri delle prospettive.”
Tre incontri a più voci con relatori che riflettono sui temi dell’archeologia del contemporaneo e del confine con lo scopo di formare un gruppo di lavoro di artisti e studiosi sensibili al discorso culturale e sociale sulla città contemporanea.
Altre due date sono previste per il tavolo di lavoro del gruppo formato.
Lo sguardo archeologico caratterizza l’approccio allo studio dei frammenti e degli archivi frammentari del passato, secondo il quale l’oggetto parziale, lo scarto della storia, è studiato al pari del monumento insigne. Al frammentario e al discontinuo, all’escluso e al dimenticato è affidato il compito di contestare l’illusione di uno sviluppo lineare continuo della storia umana. E’ proprio in questo frammentario che si riconosce un profondo valore collettivo, proponendo una archeologia del presente, nella prospettiva indicata da G. Celati in “Finzioni occidentali” che afferma:“Si capisce allora perché l’archeologia, se mai è una scienza, è la scienza dei margini. E’ la scienza di ciò che è rimasto fuori dalla città, o sepolto nella città, dietro le grandi facciate, o sui lati oscuri delle prospettive.”
PROGRAMMA:
sabato 16 maggio 2015 ore 10:30- 18:30
Area archeologica di Palazzo Lodron, Piazza Lodron Trento
Il primo incontro vedrà l’esplorazione del tema dello scarto e delle archeologie del presente, su cui si confronteranno:
Franco Nicolis, archeologo, direttore dell’Ufficio Archeologia della
Soprintendenza dei Beni Culturali della Provincia Autonoma di Trento. Ha diretto numerosi scavi dal Mesolitico al periodo
romano, ha organizzato convegni internazionali,
e partecipato a conferenze in diverse università e istituzioni europee
(Università di Bristol, University College London, Università di Nottingham,
Collège de France, Paris, ...) Tra le sue pubblicazioni “Background to Beakers.
Inquiries
into regional cultural backgrounds of the Bell Beaker complex”.
Sara Marini, architetto, dottore di ricerca, è professore associato in
composizione architettonica e urbana presso l’Università Iuav di Venezia. È
direttore, con Alberto Bertagna, della collana editoriale "In teoria"
e membro del comitato scientifico della collana editoriale "Città e
paesaggio" per la casa editrice Quodlibet . È direttore, con Alberto
Bertagna, della collana editoriale "Carte Blanche" per la casa
editrice Bruno. Tra le sue pubblicazioni, “Nuove terre.
Architetture e paesaggi dello scarto" e "Architettura
parassita. Strategie di riciclaggio della città”.
domenica 31 maggio 2015 ore 10:30- 18:30
Tavolo di lavoro
sabato 27 giugno 2015 ore 10:30- 18:30
Spazio archeologico sotterraneo del Sas, Piazza Cesare Battisti Trento
Il secondo incontro assume tra i temi latenti quello del confine, di cui discuteranno:
Achille
Varzi, filosofo,
dal 1995 insegna Logica e metafisica alla Columbia University di New York, dove è stato direttore del
Dipartimento di Filosofia. È nel direttivo del Journal of Philosophy e nell'esecutivo della Stanford Encyclopedia of Philosophy. Nel 2007 è
stato insignito della Targa Giuseppe Piazzi per la ricerca
scientifica e nel 2011 del Premio Paolo Bozzi per l'Ontologia. Autore di oltre un centinaio di pubblicazioni su volumi
e riviste specializzate.
Piero Zanini
, architetto e antropologo, docente associato all’Ecole Nationale Supérieure
d’Architecture de Paris la Villette, membro di Laa – Laboratoire architecture
anthropologie. Autore tra le varie pubblicazioni di
“Il significato del confine” (1997); con Franco La Cecla “Lo stretto
indispensabile. Storie e geografie di un tratto di mare limitato” e “Una morale per tutti i giorni”.
Folder, è un'agenzia di design e di ricerca fondata
nel 2011 da Marco Ferrari e Elisa Pasqual, opera nei settori di design
espositivo, editoriale e di informazione.
Loro la cura del progetto “Italian Limes” realizzato
con Pietro Leoni, Delfino Sisto Legnani, Alessandro Mason, e Angelo Semerara,
per la XIV Mostra
Internazionale di Architettura alla Biennale di Architettura di Venezia 2014.
data da concordarsi ore 10:30 - 18:30 Tavolo di lavoro.
5 novembre 2015 ore 18:00 - 20:30
Palazzina gialla area ex - Michelin,
via Roberto da Sanseverino 95, Trento
Incontro pubblico conclusivo delle giornate di studio
Cristina Mattiucci, architetto e
docente di Ambiente e Territorio presso la facoltà di Sociologia di Trento, membro di Museo Wunderkammer e di Professionaldreamers.
Elvira Vannini,
critico e ricercatrice di arte contemporanea e docente presso Naba di Milano.
e gli autori di Verde cortina:
Ignacio Maria Coccia, fotografo lavora per l'agenzia Contrasto;
Matteo Tacconi, giornalista scrive su diverse testate, tra cui Il
Venerdì di Repubblica e Il Foglio.
L'iniziativa fa parte del progetto "Archeologia del contemporaneo, frammenti del presente", realizzato con il contributo della Fondazione Caritro e grazie alla collaborazione di Tridentum Sotterranea.